Attualità di un insegnamento
(di ENZO TURRICENI)
Con la canonizzazione di Padre Giovanni Piamarta, la Chiesa ci assicura del suo stato di comunione eterna con Dio nella gloria dei santi e lo propone come modello per il nostro tempo. Qual è, dunque, la sua attualità ?
La prima caratteristica che emerge dalla sua biografia, dai suoi scritti e dalla testimonianza di coloro che l'hanno conosciuto, è che Padre Piamarta agisce e si manifesta come un uomo che appartiene integralmente al Signore, «come l'uomo di Dio, il sacerdote interamente e sempre e dovunque proteso alla diffusione del suo Regno, come il pastore zelante e ardente, pronto alle lunghe ore di preghiera davanti al tabernacolo ed alle vigorose battaglie apostoliche (...) ». La sua personalità si costruisce fin da bambino in un'adesione via via più fiduciosa alla «Provvidenza Divina », alla quale affida completamente se stesso e tutti i suoi progetti. Chiede ai suoi continuatori di conservare peculiarmente questo spirito: «Essendo (...) la nostra istituzione sorta mediante una specialissima, per non dire totale, opera della Provvidenza Divina, essa va rigorosamente mantenuta e conservata sempre col pieno intervento suo (...). Noi dobbiamo governarci in ogni cosa e contingenza, con accorto e prudente discernimento come se tutto dipendesse dalla esclusiva nostra industria ed accorgimento, e poi dopo dobbiamo in tutto e per tutto confidare in Dio, come se nulla noi avessimo fatto ». E Padre Piamarta, effettivamente, viveva la sua giornata in continua comunione con il Signore, che incontrava fin dal mattino prestissimo in alcune ore di intensa preghiera: «Qui dinanzi all'Eucaristia sento di essere amato. Il Suo amore mi contenta e mi sazia, mi riempie, mi assorbe e mi immerge in un oceano di carità e di giocondità » — lasciava scritto in uno dei suoi appunti più belli. Non c'è persona, tra quelli che ne hanno lasciato testimonianza scritta, che non sia stata colpita, nell'incontro con lui, dalla carica «mistica » che rivelavano le sue parole, sempre incoraggianti, e la sua instancabile attività , tanto intensa da fargli attribuire bonariamente l'epiteto di «don Argento vivo ». La sua vita di fede era una sintesi personale particolarmente profonda della spiritualità del clero bresciano del tempo, ma con alcune sottolineature originali, che lo collocano anche oltre il suo tempo: una marcata centralità di Cristo, conosciuto e amato soprattutto attraverso le appassionate parole di S. Paolo (che Padre Piamarta citava continuamente negli appunti e nei sermoni) e attraverso la memoria della vita di Gesù, specialmente della sua Passione; una spiccata attenzione alla Sacra Scrittura che lo portava a interessarsi da vicino anche ai primi rari studi esegetici (P. Curci), una particolare sensibilità liturgica, che gli consentiva di percepire la necessità del rinnovamento, per esempio nell'uso della musica sacra durante le celebrazioni. Questo aspetto di intensità spirituale dava a Piamarta la «parresia » tipica dei santi, portandolo a sostenere coraggiosamente le innumerevoli fatiche delle sue imprese e ad entrare nel cuore dei problemi scottanti del tempo, a non darsi tregua nello spendere se stesso come pastore, guida spirituale delle molte anime che ricorrevano a lui. È prima di tutto questa «pietas » che lo rende attuale per il nostro tempo, poverissimo di valori forti, ma proprio perciò ancora più bisognoso di uomini che vivano il Vangelo nella sua esigente radicalità . L'atteggiamento fondamentale di Padre Piamarta si potrebbe anche definire una «mistica del servizio », perché in lui la «pietas » si traduce immediatamente in azioni conseguenti di carità apostolica. È lo stesso amore che, vissuto nella preghiera, non può che riverberarsi nel «labor » della vita, coniugandosi in ammirevole unità alla sua persona. Se nella preghiera gli uomini vengono portati a Dio, nell'azione Dio viene portato agli uomini nella molteplicità delle loro situazioni, in un unico movimento suscitato dallo Spirito Santo che Padre Piamarta vive con la disponibilità di chi sente di attuare una vocazione e non un'opera affidata alle sue deboli forze.
L'attualità di Piamarta nell'azione apostolica riguarda fondamentalmente tre situazioni che a tutt'oggi mantengono la loro domanda urgente di soccorso evangelico: i giovani, la famiglia, il mondo del lavoro. A partire dalla constatazione che «la coscienza cristiana ha fatto totalmente divorzio dalla società », nel momento storico dei grandi entusiasmi dell'industrializzazione e dei mutamenti altrettanto grandi, generalizzati e pericolosi che essa comportava, Padre Piamarta sente con particolare acutezza il problema della gioventù specie dei «figli del popolo », dei ragazzi delle famiglie più modeste e dei molti senza famiglia che egli aveva incontrato negli oratori, e dei quali era diventato presto guida ricercata e amata. Intuisce, per dono dello Spirito, che è necessario ricostruire il tessuto cristiano della società dedicandosi a questi giovani, spesso sfruttati e guastati dal contatto con un certo mondo di adulti; intuisce che questo va fatto non con belle esortazioni, ma in maniera concreta e fattiva, aiutandoli a inserirsi nel mondo del lavoro con un'arte e un mestiere (da qui gli «Artigianelli ») e ad inserirsi nella nuova società , mettendo a fondamento un'educazione umana e cristiana, tale da permettere loro di essere contemporaneamente «buoni cittadini, ottimi cristiani, buoni padri di famiglia ». La sfida dell'educazione mantiene oggi la sua urgente attualità . Anche oggi, i ragazzi di tutto il mondo fanno quasi sempre la parte degli ultimi, per la loro debolezza, l'incertezza delle loro condizioni, il carico di frustrazioni provocato dallo scontro degli ideali con la realtà . Per questo, oggi più che mai, chi fa educazione rende ai giovani e alle società un grande servizio. Le intuizioni e la passione educativa di Padre Piamarta, si coniugano alle diverse latitudini dove operano i suoi continuatori: dall'Italia, all'America Latina, all'Africa. I ragazzi ovunque, pur in contesti diversi, chiedono il pane dell'ascolto, dell'amicizia disinteressata, della formazione a una vita dignitosa. Chiedono di essere educati ai rapporti maturi e sereni. I ragazzi, ancora oggi, sono disponibili alla fede come la viveva Piamarta: come una dimensione determinante della vita, che porta a scelte generose e capaci di trasformare la realtà .
Per conoscere meglio San G. B. Piamarta puoi leggere (e scaricare):
La vita spirituale, Il legame con la famiglia di Nazareth, L'impegno nel mondo del lavoro, L'impegno culturale di Padre Piamarta Breve sintesi della sua vita, Il rapporto di S. G. B. Piamarta con i laici, Il significato dell'azione, Il legame con la parrocchia, La spiritualità di Padre Piamarta, Un commento alle letture liturgiche della memoria, Personaggi intorno a San Piamarta: Giovanni Bonsignori, Elisa Baldo, Geremia Bonomelli, Giorgio Montini.
oppure vedere su Youtube: San G. B. Piamarta: "Fare bene il bene"